Betty&Books

Quando il vibratore scompiglia l’ordine patriarcale

Chiks On Speed

La KiNgKoNGirL dj, una delle bLoGgEr di MadeInWoman, è contenta di essere ospitata qui, nella webzine di Betty&Books.

Quale occasione migliore? Inaugurare questa nuova rubrica musicale festeggiando 10 anni di rivoluzioni trans femministe del Sexyshock con le Chicks on Speed.

E già le Chicks on Speed! Oddio il solo nominarle mi crea una sorta di risveglio onnicomprensivo sensoriale raro da incontrare e sperimentare nei vicoli bolognesi degli ultimi anni. Le Chicks on Speed provocano però uno di quei risvegli onnicomprensivo sensoriale raro ma anche molto difficile da gestire poi senza provocare sul proprio corpo e nella propria mente una rivoluzione repentina e dinamica.
E’ riduttivo parlare delle COS come un gruppo musicale sperimentale, avanguardia dell’electroclash  e dell’  elettropop, le sei ragazze sono sperimentali, punto. Sono dance all’ennesima potenza, sono molto electro e ancora più clash! I più non saranno d’accordo, ma io oso, e dico che sono molto punk … i pochi condivideranno con me? I testi parlano.
Con We Don’t Play Guitars, nel 2003, hanno sentenziato il loro successo internazionale,  e con l’ album 99 Cents hanno sovvertito il pop. L’ultimo album, Cuttin The Edge, è consigliato, invece, per spaccare ogni rigida regola musicale e mentale, Art Rules, Buzz o Worst the band in the world, le mie preferite.

Le Cos sono nell’essenza un progetto artistico complesso e complessivo. Fashion, musica arte.  Artiste, designer, musiciste, performer, stiliste, non so cosa altro, sicuramente ho perso qualche altra loro attività. Le Cos hanno curato Girl Monster, una collezione di tre dischi di musica underground al femminile, hanno progettato installazioni di arte moderna al Momo di New York e al Pompidou di Parigi, ma quello che più mi esalta è la collezione e la costruzione di strumenti E-Shoe, scarpe con tacchi altissimi come chitarre. Quello che più si avvicina a un Gesamtkunstwerk postmoderno, sintesi perfetta delle arti, è ciò che ribalta l’immagine di gruppo musicale e che riempie  i loro concerti rendendoli materia post esibizione. Nell’epoca del post loro sono il caos dei concerti: 360 gradi art.

Che dire, brave Sexyshock, miglior modo di festeggiare il decimo compleanno non avrei trovato!

E neppure miglior modo per inaugurare così tale difficile rubrica musicale avrei trovato se non iniziare proprio da loro, in pieno stile anti bacchettoneria come l’atmosfera del vostro Betty&Books, inebriato da sex toys e Pink Activism.

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