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Quando il vibratore scompiglia l’ordine patriarcale

Piacere Chimico. Sesso e droghe.

Alzi la mano chi non ha mai fatto sesso in stato di alterazione da utilizzo di sostanze, legali e non, socialmente accettate e non. Poche, e lo conferma il 35% delle donne che ha partecipato a PiacereChimico uno studio tutto italiano su sesso e droghe.

E per droghe non intendiamo quelle specifiche per il potenziamento sessuale come il Viagra (Addyi per le donne) ma di alcol o droghe che vengono solitamente assunte per motivi non sempre inerenti alla sessualità. A volte il consumo come ben sappiamo è dato dalla convenzione sociale, come la birretta con i colleghi dopo il lavoro che in poco tempo diventa la quarta e non sono ancora le 20.

Altre sostanze, come gli eccitanti, che aiutano a fare nottata, in altre occasioni diventano un’occasione per sperimentare una forte connessione con il/la partner durante il rapporto sessuale.

Il mondo scientifico a fasi alterne ha approfondito il tema delle sostanze afrodisiache e il loro impatto sui comportamenti a rischio

“ma ciò che sembra sfuggire, è che quello che invece molti chiedono alle droghe è proprio rendere l’atto sessuale più svincolato dalla funzione fisiologica. Qualcuno lo definisce il sesso di cervello, quello che si potrebbe fare anche senza toccare il partner e che permetterebbe vette altissime di piacere, impensabili nella pratica normale.”

è con questa premessa e questa curiosità che un gruppo di professionisti e ricercatori che si occupa di droghe e riduzione del danno da circa 30 anni ha voluto approfondire il tema del piacere con uno studio indipendente, un’indagine, quantitativa e qualitativa, rivolta ai consumatori di droghe o alcol (anche a chi ne ha fatto uso occasionale). L’indagine totalmente anonima è stata effettuata solo online ed è composta da un questionario e dalla raccolta di esperienze individuali.

Piacere Chimico non è rivolto a chi pratica il chemsex per cui è in corso un altro tipo di sondaggio.

Le sostanze sono così categorizzate:

  • Alcol
  • Cannabis
  • Eccitanti (anfetamina, cocaina ecc.)
  • MDMA
  • Oppioidi
  • Psichedelici (Ayahuasca, Mescalina ecc)
  • altre droghe (ketamina, nuove sostanze ecc).

Abbiamo chiesto a Salvatore  Giancane, tra gli ideatori di Piacere Chimico, qualche anteprima in attesa dell’elaborazione statistica.

Un breve profilo di chi ha partecipato al sondaggio sia per età che orientamento sessuale? 

L’età media è intorno ai 30 anni ma il range è ampio: si va da 18 a 70 anni circa. La maggior parte delle persone che hanno risposto hanno il profilo dei consumatori di droghe non problematici e con un buon funzionamento sociale. I dipendenti sono in netta minoranza. La % di quanti si dichiarano omosessuali è uguale nelle donne e negli uomini (3% circa), ma le donne si dichiarano bisessuali molto più frequentemente degli uomini (30% contro 8-9% circa).

Dai commenti le sostanze psichedeliche risultano le meno commentate, questa bassa partecipazione coincide con i dati raccolti dal sondaggio?

Vi è una discrepanza fra le sostanze più commentate e quelle maggiormente utilizzate. Gli psichedelici, anche se in minoranza rispetto ad altre droghe più diffuse, hanno fornito comunque numeri inaspettatamente alti, se rapportati alla loro diffusione.

Quali sono le sostanze più utilizzate e quale differenza di genere ?

Tra le sostanze più utilizzate, alcol e cannabis, c’è un’inversione fra le due se consideriamo il genere di chi risponde: per le donne la sostanza psicoattiva più popolare è l’alcol e la cannabis è al secondo posto, negli uomini prevale la cannabis ed i numeri dell’alcol sono molto bassi. In questo senso può pesare negativamente l’effetto dell’alcol sulla funzionalità erettile maschine, per cui gli uomini tendono ad assumerne meno.

Il sondaggio iniziato nel 2016 si è concluso dopo 12 settimane e presto verranno pubblicati i preziosi dati per discuterne con gli stessi utenti intervistati.

Piacere chimico è uno studio, un metodo di ricerca partecipata che ci piace molto, perché tiene aperto un dialogo con i consumatori e le consumatrici occasionali e non.

Sappiamo infatti che la sfera del piacere, come quella del consumo di sostanze, non è lineare o facilmente definibile, la percezione è variabile anche rispetto al contesto e alla modalità del come, dove e con chi.

Siamo molto curiose di dare uno sguardo alla situazione italiana soprattutto da un’ottica di genere. A proposito di donne e piacere qualcuna di voi ha provato Foria? è un olio a basa di cocco e cannabis per la stimolazione clitoridea e ci piacerebbe parlarne in un prossimo articolo, nel caso lasciaci un commento sotto l’articolo oppure scrivici privatamente inviandoci una mail qui. Grazie!

 

 

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Photo By: by Ryan McGuire